Domenica scorsa si è svolta la Faito XC Race, una gara di Cross Country organizzata sul Monte Faito, parte della catena montuosa dei Monti Lattari e alto 1.131 metri.
Il percorso attraversa un anello di circa 8 km e 300 metri di dislivello da percorrere 3 volte e mezzo.
Pur non essendo la mia specialità mi sono iscritto, curioso di provare qualcosa di nuovo, e grazie al supporto del Team Mavin ho avuto modo di fare questa esperienza provando, allo stesso tempo, un mezzo eccezionale, la Kona HeiHei DL 29”.
La mattina della gara sveglia presto e si parte, direzione Monte Faito. Già salendo in macchina verso la vetta si inizia a godere di un panorama fantastico, Il Vesuvio ed il golfo di Napoli da una parte e la penisola sorrentina dall’altra. Arrivati nei pressi della partenza, adiacente Piazzale dei Capi (poco sotto i 1000 mt s.l.m.) la vista è davvero mozzafiato.
La gara parte con qualche ritardo intorno alle 11 di una giornata limpida e calda, siamo circa un ottantina di partecipanti, tutti scalpitanti per partire, per non fare troppo tardi al pasta party!
Pronti, via. La gara parte subito con una salita abbastanza impegnativa che porta sulla cresta che va verso il santuario di S. Michele. E’ il primo giro e siamo ancora tutti raggruppati, mi faccio prendere dalla foga e spingo davvero tanto, anche troppo. Fortunatamente subito dopo c’è una divertentissima discesa, si entra nella faggeta seguendo un singletrack sapientemente tracciato dai ragazzi dell’organizzazione, il terreno è morbido e offre un ottimo grip, ma occhio alle radici!
E’ proprio in punti come questo che si apprezza una bici come la HeiHei, che pur essendo una bici dedicata principalmente alla pedalata non ha nulla da invidiare a trail bike più smaliziate. Infatti grazie ai suoi 120 mm di escursione all’anteriore e 100 mm al posteriore, non teme nulla, a patto di mollare i freni! Un enorme aiuto viene anche dal reggisella telescopico, che permette una mobilità totale nei tratti più tecnici.
Il percorso prosegue poi salendo per un piccolo tratto su asfalto prima di tornare su una delle tante strade sterrate che si possono imboccare per una passeggiata in questa bellissima faggeta. Si torna quindi ad un singletrack che porta poi a chiudere il giro, come anticipato, da ripetere 3 volte e mezzo.
Riesco a chiudere in 41 posizione assoluta e 10 di categoria una gara davvero impegnativa, ma soprattutto una bellissima esperienza nello scoprire una nuova disciplina ed un luogo meraviglioso.
Un enorme ringraziamento a Mavin per avermi dato la possibilità di testare questa fantastica bici!!!